In cosa credono i riformati?

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Ci chiamiamo cristiani perché siamo discepoli di Gesù Cristo. Crediamo che Gesù sia il Figlio di Dio e Dio allo stesso tempo, e che Egli sia il centro della storia umana.

Ci definiamo “riformati” perché nasciamo dalla prima ondata della Riforma Protestante del XVI, verificatasi in Europa come conseguenza alla corruzione della Chiesa Cattolica Romana che andava purificata e riformata sia nelle dottrine sviluppatesi durante i secoli e non conformi più alla Sacra Scrittura, e sia nel comportamento morale. Si doveva dunque tornare alla Chiesa fondata da Cristo nel Nuovo Testamento. E da lì siamo ripartiti.

In cosa crediamo

Abbiamo molto in comune con le altre chiese cristiane nel mondo. I tre Credo adottati dalle chiese in tutto il mondo secoli fa riassumono i dogmi più importanti della nostra fede: il Credo degli Apostoli e il Credo di Nicea-Costantinopoli.

Per riassumere queste credenze comuni, useremo il testo del Credo degli Apostoli. Nonostante il titolo, il Credo degli Apostoli non fu scritto dagli apostoli e da discepoli che camminavano e parlavano con Gesù nel primo secolo, ma è una raccolta di ciò che i credenti, nei primi secoli riconobbero dalla testimonianza scritta e orale, e che fu poi distillato in elementi essenziali della fede cristiana. Questo credo è stato rielaborato dai consigli successivi della Chiesa primitiva. Essa è stata adottata nella sua forma attuale prima della fine del quarto secolo.

Un rapido sguardo alla struttura del Credo degli Apostoli rivela una delle verità fondamentali della fede cristiana: la Trinità. Il credo è diviso in tre parti: Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo. Tutti i cristiani credono che la Bibbia riveli un Dio in tre “persone” e per potersi definire cristiani è essenziale credere alla divinità di Gesù, altrimenti non avrebbe senso questo appellativo.

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Dio Padre

Io credo in Dio

Il credo inizia con la semplice affermazione di credere in Dio. Le seguenti tre sezioni descrivono le tre persone di questo Dio unico.

Dio Padre

Padre onnipotente,

creatore del cielo e della terra.

La prima persona della Trinità è quella che Gesù ci ha rivelato come “il Padre.” Dio non è certo un’entità remota spirituale inconoscibile. Invece Dio è il nostro amore, il potente Padre celeste.

Contro tutte le altre ideologie circa l’inizio del mondo, noi professiamo che Dio abbia creato il cielo e la terra e tutto ciò che è in loro. Questa professione afferma la bontà della creazione con un significato e uno scopo.

Dio Figlio

Credo in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore,

il quale fu concepito dallo Spirito Santo

e nato dalla Vergine Maria.

Patì sotto Ponzio Pilato,

fu crocifisso, morì e fu sepolto;

discese agli inferi.

Il terzo giorno è risuscitato dai morti.

Egli è salito al cielo

e si è assiso alla destra di Dio Padre Onnipotente.

Da lì egli verrà a giudicare i vivi ei morti.

Noi affermiamo che Gesù di Nazaret, pur nascendo da una donna, fu più che un essere umano: egli è stato effettivamente il Figlio di Dio e quindi anche Dio stesso.

Come il Cristo, Gesù fece avverare tutte le profezie del Vecchio Testamento nel Messia che avrebbe liberato il popolo di Dio. La vita, la morte e la risurrezione di Gesù sono fatti storici provati presenti anche in fonti extrabibliche.

Dopo la sua opera di redenzione terrena Gesù prese il suo posto in cielo come Signore di tutte le cose.

Lo Spirito Santo

Credo nello Spirito Santo,

la santa Chiesa cattolica*,

la comunione dei santi,

il perdono dei peccati,

la risurrezione del corpo,

e la vita eterna. Amen.

* Cioè la vera chiesa cristiana di tutti i tempi e tutti i luoghi (cattolico=universale)

Quando Gesù ascese al cielo con il corpo, promise ai suoi discepoli un conforto, una fonte di potere, lo Spirito Consolatore che avrebbero ricevuto con il dono della fede e che li avrebbe condotti sulla retta via. Questo dono è lo Spirito Santo. Da allora, lo Spirito Santo ha abitato in mezzo al popolo di Dio. Lo Spirito Santo abita nel credente che “è il tempio di Dio”. Lo Spirito Santo guida la Chiesa (ossia l’insieme dei credenti e discepoli di Cristo), unisce il popolo di Dio, applicando il perdono di Dio per i nostri pecati, parla in noi, e ci stimola individualmente e comunitariamente a vivere nella pietà.

La Bibbia

Crediamo che la Bibbia sia la Parola autorevole di Dio, perfetta e senza errori. Essa è essenziale per la salvezza di tutte le persone in quanto contiene il messaggio salvifico di Cristo che è “l’unica via”. Noi chiamiamo la Bibbia la Parola di Dio, credendo che, con la potenza dello Spirito Santo, Dio parla a noi attraverso questo libro durante la lettura.

La Bibbia contiene due sezioni principali che, a prima vista, sembrano molto diverse tra loro: il Vecchio Testamento l’opera di Dio attraverso i secoli di storia israelitica fino a circa il 400 aC e il Nuovo Testamento con l’opera di Dio attraverso la vita di Gesù, la venuta dello Spirito Santo al potere, e la diffusione successiva della Chiesa nel corso del primo secolo d.C. Si potrebbe anche pensare alla Bibbia come alla biblioteca di sessantasei libri di vario genere scritta da molti autori diversi, in contesti diversi nel corso di migliaia di anni. Ma è solo un libro con una sola storia e tutti i libri sono coerenti e si riallacciano agli altri. L’oggetto principale di questo libro è il rapporto di Dio con l’uomo dopo la Creazione. La Bibbia contiene la storia dell’umanità, passato, presente e futuro.

I riformati riassumono in quattro capitoli principali questa storia biblica:

La Creazione

In principio Dio creò un mondo dove tutto era in perfetta armonia: non esisteva morte, sofferenza e malattia e gli animali erano pacifici tra di loro e nei confronti dell’uomo. Ci si nutriva di prodotti della terra e non di carne. I rapporti tra Dio e gli esseri umani dopo la creazione erano buoni.

La caduta

Per orgoglio, gli esseri umani furono attratti e ingannati da Satana nella ribellione contro Dio. Il loro atto disobbediente aprì la porta al “virus del peccato” per entrare nel mondo da allora in poi. Questo virus contamina tutto: nessuna persona, nessuna creatura, nessuna istituzione, nessuna relazione o azione individuale è libera dalla totalità di questa contaminazione. I risultati del peccato sono evidenti in cose come l’avidità, la violenza e l’oppressione così come l’inquinamento, la malattia, la morte, e le erbacce. L’effetto più devastante del peccato è l’allontanamento da Dio. Tuttavia, il peccato non può cancellare l'”immagine di Dio” in noi, cioè la voglia di conoscerlo, in quanto siamo sue creature che vogliono sapere del loro Creatore.

La redenzione

Ma Dio non ha permesso che il peccato abbia l’ultima parola in questa storia. Grazie al suo grande amore per l’uomo e per l’intera creazione, Dio scelse un modo per redimere il mondo dalla sua condizione di peccato. Dio chiamò Abramo e Sara e i loro discendenti, il popolo di Israele, e gli disse di essere il suo portavoce nel mondo intero. Infine, mandò suo Figlio unigenito, Gesù il Messia, a vivere una vita pienamente umana senza peccato (a dare buon esempio di come deve comprotarsi il perfetto figlio di Dio) e poi a morire, quindi pagando il prezzo per le azioni peccaminose dell’umanità. Dio lo risuscitò dai morti per mostrare che egli aveva vinto il peccato e la morte. Ora il regno di Dio cresce e si diffonde in questo mondo, e i cristiani sono parte di quella grande opera. I cristiani saranno salvati solo se accettano di avere fede in Cristo Gesù. Non cè altro mezzo per gli esseri umani per riconciliarsi con il Padre.

La nuova Creazione

Un giorno, Gesù tornerà per estendere il regno di Dio sulla terra completamente. Egli eliminerà eventuali tracce di peccato e tutti i suoi effetti. Non ci saranno più rischi di malattia, di sofferenza, non più l’alienazione da Dio, non più la morte. Il male sarà cancellato. Dio stesso dimorerà con gli esseri umani e tutta la creazione sarà completamente ripristinata. Lode a Dio!

Un accento di Riforma

Abbiamo già sottolineato che la maggior parte di ciò che insegnamo e crediamo ha molto in comune con i cristiani di tutto il mondo. Eppure, come denominazione riformata tendiamo a sottolineare alcuni insegnamenti o interpretazioni scritturali più di altre.

Se pensiamo alla chiesa in tutto il mondo come ad un corpo, allora si può immaginare come in essa ci siano singoli organi. Ogni organo contribuisce al buon funzionamento del corpo, e ciascuno svolge una funzione unica. Oppure immaginiamo una stanza piena di parlanti di lingua inglese da diversi angoli del mondo (Georgia, Australia, Gran Bretagna, Sudafrica, Scozia, e Canada). Ciascuno parla la stessa lingua, ma i loro accenti sono molto diversi! Stesso esempio si può fare con i parlanti in Italia e i loro accenti regionali, sempre italiani sono. Così i cristiani, seppur con alcune differenze, sempre cristiani sono.

All’interno della Chiesa Riformata tre sono le parole che hanno grandissima rilevanza: la sovranità, l’alleanza (o patto), e il regno.

La Sovranità di Dio

Tutto dipende da Dio che è sovrano! Egli decide ogni cosa, decide tutto, e con tutto si intende tutto. Tutto avviene sotto la sua sovranità e noi non siamo lasciati a noi stessi. Quelli che parlano con un accento riformato (tra i parlanti di lingua inglese di cui l’esempio sopra) hanno una visione molto alta della sovranità di Dio: il piano di Dio, la volontà di Dio, la potenza di Dio. Tutto quello che succede nel mondo, dagli atti delle nazioni alla fede degli individui, in ultima analisi, è sotto il controllo di Dio sovrano.

Per noi è molto confortante che l’amore infinito Dio e la grazia siano accoppiate con il potere Dio e la capacità di lavorare per conto nostro. Vedete, noi sappiamo che nessun pensiero umano o parola o azione o il desiderio, è completamente privo degli effetti della caduta. Anche la nostra volontà è viziata. Quindi non ci si può aiutare da soli ad avere fede: siamo “morti nei nostri peccati” (Efesini 2:1). La nostra unica speranza, allora, è quella di ammettere che abbiamo un problema di peccato in noi, che siamo incapaci di aiutare noi stessi, e che abbiamo bisogno di chiedere l’intervento di Dio. Poiché Dio ha già suscitato un tale desiderio in noi, siamo sicuri che egli risponderà il nostro grido.

Misteriosamente, Dio compie la sua volontà sulle nostre vite, le nostre scelte, le nostre azioni e la nostra fede. Ciò significa, che la salvezza di ogni individio, non dipende dall’individuo stesso che ha avuto fede ma da Dio che l’ha scelto e gli ha donato la fede. Anche se abbiamo in noi la voglia di cercarlo, ciò significa che Dio ha già mandato in noi il suo Spirito affinchè lo trovassimo. Non è dipeso dal nostro libero arbitrio. Per questo noi non invitiamo la gente ad “accettare Gesù nella vita” perchè sappiamo che questo nostro accettarlo o non accettarlo, dipende solo ed esclusivamente da Dio e per ognuno di noi è segnato il destino. Preferiamo concentrarci su come Dio chiama le persone ad avere rapporto con lui e a spiegare alla gente il concetto di sovranità divina. Anche se siamo profondamente coinvolti nel rispondere all’amore di Dio in Gesù Cristo, alla sua chiamata, la salvezza è in definitiva l’opera di Dio dal principio alla fine.

Il Patto

Un’altra parola importante per i riformti è l’alleanza (o patto). Un patto è come un contratto o un trattato. Il programma coinvolge le parti, che promettono l’un l’altro e poi siglano l’accordo in qualche modo appropriato, con le firme, per esempio. La Bibbia parla di Dio come di un’alleanza” tra noi e Lui, nel senso che lui fa promesse e le mantiene. (La parola testamento, come nel Vecchio e Nuovo Testamento, significa in realtà alleanza.).

Questa è una cosa molto buona a sapersi! Anche se le alleanze, i contratti, tra noi esseri umani sono “deboli” (si pensi ai fallimenti dei matrimoni e i divorzi) L’alleanza di Dio è sicura. Dio fa alleanza e promette di amare e proteggere, curare e guidare il suo popolo, nella malattia e nella salute, per i più ricchi o più poveri. Anche se le nostre promesse possono rivelarsi deboli, quelle di Dio sono ferme e sicure. Dio, infatti, può portare avanti la nostra alleanza da solo perchè è Lui che ci guida come vuole.

Ed è qui che il nostro accento diventa ancora più pronunciato. Noi professiamo che le promesse di Dio non sono semplicemente corrisposte alle persone fisiche, ma ad una comunità. Non solo, esse sono generazionali. Prendiamo spunto dal Vecchio Testamento e l’alleanza di Dio con il popolo di Israele. E notiamo che il giorno della Pentecoste, nel primo sermone cristiano, l’apostolo Pietro esorta gli ebrei adulti che si ravvedano “a credere”. In tal caso, egli dice, che riceveranno la promessa dello Spirito Santo, che è “per voi e i vostri figli e per tutti coloro che sono lontani, per tutti coloro che il Signore nostro Dio chiamerà” (Atti 2:39). Anche nel Nuovo Testamento, le promesse di Dio sono in comune e generazionali.

Ciò significa, ad esempio, che con gioia si battezzaranno gli adulti che vogliono professare la loro fede, e con gioia battezziamo ugualmente i i neonati (una pratica che risale alla Chiesa primitiva). C’è un fermo, però. Il battesimo è riservato ai bambini figli di genitori credenti che fanno parte della famiglia della chiesa, perché sappiamo che lo Spirito Santo è attivo in quelle famiglie. Non si possono battezzare bambini per tradizione. Quei bambini cresceranno e sperimentaranno le promesse di Dio in casa e nella comunità cristiana dove i genitori parleranno costantemente di Dio e lo educheranno la fede. Lo scopo del battesimo dei neonati è quello di estendere la promessa di Dio ai nostri figli, anche se non hanno la capacità di comprendere al momento. È un segno esteriore per tutta la congregazione che la grazia di Dio è un dono che non possiamo guadagnare: è Dio che agisce per primo.

Il Regno

L’ultima parola importante è il Regno. E qui l’accento diviene molto vasto, perché prende tutta la cultura umana in tutto il mondo. A differenza di nazioni sulla terra, il regno di Dio non ha confini definiti. Non si è limitato a un certo luogo, come una cattedrale, né può essere ridotto ad un’attività religiosa. Con il regno di Dio si intende la sovranità di Dio e la sua influenza.

Dio chiama ciascuno di noi di partecipare alla diffusione del suo Regno. Tutto il mondo è un posto dove possiamo svolgere la missione di ristabilire la creazione divina. Nelle memorabili parole dello statista olandese e pastore Abraham Kuyper, “Non c’è un centimetro quadrato in tutto il dominio della nostra esistenza umana, sul quale Cristo, non abbia esteso la sua sovranità!'”

Il nostro obiettivo è quello di diffondere la notizia del regno di Dio. Evitando ogni divisione tra sacro e profano, incoraggiamo gli sforzi in ogni sfera dell’attività umana: l’arte, media, editoria, diritto, educazione, rapporti di lavoro, assistenza, agricoltura, commercio, giustizia sociale e politica. Non esiste spazio di impresa umana che ne sia esente. Le comunità riformate hanno istituito da scuole cristiane a università, non per proteggere gli studenti dal resto del mondo, ma per dare loro gli strumenti per coinvolgerli in ogni aspetto della cultura dal punto di vista cristiano. Dopo tutto, è il mondo di Dio.

Gesù è venuto ad inaugurare il regno di Dio. La sua vittoria sul peccato e sulla morte cambiarono la storia. Anche se il peccato e il male sono ancora evidenti in tutto il mondo, saranno eliminati al suo ritorno, quando Egli ristabilirà il suo Regno.

Approfondimenti

 

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