Il primogenito di ogni creatura: risposta ai Testimoni di Geova

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I Testimoni di Geova sostengono che Gesù non sia Dio ma il Figlio di Dio, quindi una semplice creatura. Com’è da intendersi l’attribuzione al Cristo del titolo “il primogenito di ogni creatura”?

Egli è l’immagine del Dio invisibile, il primogenito di ogni creatura (Colossesi 1:15).

Il termine che traduciamo in italiano come: “primogenito” e che intendiamo comunemente come: “il figlio nato per primo”, nella cultura ebraica è un titolo che mette in rilievo il primato, la posizione privilegiata, l’onore dell’erede principale dei “beni di famiglia” e che può essere indicato come “il favorito”, “l’eletto”. Come tale, questo privilegio può appartenere al letterale primo figlio maschio di una coppia (discendenza fisica), ma può essere attribuito anche ad un figlio adottivo, o comunque a chi un padre elegge, sceglie, di affidare questo onore, attribuendogli privilegi particolari, maggiori di quelli dati ad altri1.

Israele (il popolo eletto da Dio a rappresentarlo in terra) è chiamato nella Bibbia “il primogenito di Dio” [“Tu dirai al faraone: ‘Così dice il SIGNORE: Israele è mio figlio, il mio primogenito’” (Esodo 4:22); “…perché sono diventato un padre per Israele, ed Efraim è il mio primogenito” (Geremia 31:9)]. Oggettivamente Israele non è “il primogenito” di Dio, ma viene favorito rispetto ad altri popoli e reso legalmente tale per sovrana elezione. “Poiché tu sei un popolo consacrato all’Eterno, il tuo DIO; l’Eterno, il tuo DIO, ti ha scelto per essere il suo tesoro particolare fra tutti i popoli che sono sulla faccia della terra. L’Eterno non ha riposto il suo amore su di voi né vi ha scelto, perché eravate più numerosi di alcun altro popolo; eravate infatti il più piccolo di tutti i popoli; ma perché l’Eterno vi ama”(Deuteronomio 7:6-7).

Questo termine passa per naturale transizione al Messia, al Salvatore, considerato l’Eletto per eccellenza, il rappresentante perfetto di Dio, “l’erede di Dio”. Egli diventa, così, il prototipo, il modello ideale, l’esempio perfetto di come dev’essere (moralmente e spiritualmente) il popolo di Dio e, sicuramente anche della creatura umana “così com’è stata creata”, in comunione ed in armonia perfetta con Dio. “Egli m’invocherà, dicendo: ‘Tu sei mio Padre, mio Dio, e la rocca della mia salvezza”. Io inoltre lo costituirò mio primogenito, il più eccelso dei re della terra. Gli conserverò la mia grazia per sempre, il mio patto con lui rimarrà stabile. Renderò eterna la sua discendenza e il suo trono come i giorni dei cieli'” (Salmo 89:26-28); “Di nuovo, quando introduce il primogenito nel mondo, dice: «Tutti gli angeli di Dio lo adorino!”.

Ecco così come questo titolo di πρωτότοκος (primogenito) diventa uno dei titoli attribuiti al Messia cfr. “…quando introduce il primogenito nel mondo, dice: «Tutti gli angeli di Dio lo adorino!” (Ebrei 1:6). Nell’ambito della cristologia, l’uso di questo termine non è quello di definire la Sua essenza, ma di indicarci la dignità2.

Il Nuovo Testamento presenta Gesù con due formule cristologiche parallele: «l’Unigenito di Dio» (Giovanni 1:14,18; 3:16,18; 1 Giovanni 4:9) e «il primogenito di ogni creatura» (Colossesi 1:15). Entrambe le formule contengono in sostanza la stessa idea. La prima mette in rilievo il rapporto che intercorre fra Cristo e Dio, e la seconda mette in rilievo il rapporto che intercorre fra Cristo e la creazione. Nel primo caso, il Cristo “procede” in modo unico da Dio (a similitudine3 della generazione di un figlio da parte del padre), nel secondo caso si mette in rilievo il privilegio, il primato, la superiorità del Cristo (fattosi uomo) rispetto a tutte le creature umane. A differenza di quanto affermano gli anti-trinitari che prendono letteralmente ciò che è espresso solo in forma di similitudine4, entrambe le formule escludono l’idea che nell’eternità vi sia mai stato un momento in cui il Cristo sia passato dal non essere all’essere e che quindi il Cristo debba porsi nella categoria di “creatura”. Se analizziamo bene la formula: «primogenito di ogni creatura», vi troveremo, infatti:

1) Il Cristo esisteva quando ancora non era stata prodotta alcuna cosa creata, anzi, partecipava all’atto della creazione stessa e quindi Egli è distinto dal complesso della creazione5. Lo afferma il versetto successivo:

“In lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili: troni, signorie, principati, potenze; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui” (Colossesi 1:16), cfr. “Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Essa era nel principio con Dio. Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta. In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini” (Giovanni 1:1-4)6.

2)Egli non solo è prima d’ogni cosa creata e distinto da ogni cosa creata, ma è Colui che ha assoluto primato su tutto l’universo (ciò che intende affermare Colossesi 1:15.

Nel testo di Colossesi, un magnifico inno a Cristo, da leggersi sempre nella sua interezza per riceverne ed apprezzarne l’intero messaggio, Dio è invisibile, dice l’apostolo, ma Cristo è Colui che rende a noi visibile l’invisibile Iddio. In questo modo, l’apostolo, a quei falsi dottori che si erano insinuati nella chiesa di Colosse e che pretendevano di avvicinare Dio all’essere umano attraverso «emanazioni» o di elevare l’essere umano fino a Dio sulle ali della speculazione filosofica, l’apostolo non contrappone una teoria, ma la persona stessa del Cristo.

“Chi vede me, vede colui che mi ha mandato” (Giovanni 12:45); “Filippo gli disse: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gesù gli disse: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai tu dici: “Mostraci il Padre”? Non credi tu che io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me, fa le opere sue” (Giovanni 14:8-10);

“Nessuno ha mai visto Dio; l’unigenito Dio, che è nel seno del Padre, è quello che l’ha fatto conoscere”(Giovanni 1:18).

La dignità suprema di Cristo sorpassa quella di ogni creatura e non potrebbe essere equiparato ad alcuna di esse. Di fatto la Scrittura proibisce il culto religioso rivolto ad una qualsiasi creatura. Quando Giovanni fa atto di adorare l’eccelso angelo che gli porta le rivelazioni di Dio, l’angelo reagisce dicendo:

“«Guardati dal farlo, io sono un conservo tuo e dei tuoi fratelli che hanno la testimonianza di Gesù. Adora Dio! Perché la testimonianza di Gesù è lo spirito della profezia»” (19:10).

«Guardati dal farlo! Io sono conservo tuo e dei tuoi fratelli, i profeti, e di coloro che custodiscono le parole di questo libro. Adora Dio!»” (Apocalisse 22:9).

Se Gesù fosse una creatura, seppure la più eccelsa, egli avrebbe reagito scandalizzato quando gli si erano prostrati ai Suoi piedi per adorarlo, come quando alle proposte di Satana:

“Se dunque tu prostrandoti mi adori, sarà tutta tu” Egli risponde: “Vattene via da me, Satana. Sta scritto: “Adora il Signore Dio tuo e servi a lui solo” (Luca 4:7-8).

Egli però non rifiuta il culto, anzi, accoglie il culto, l’onore e la gloria che uomini e donne riconoscenti gli rivolgono: “Degno è l’Agnello, che è stato ucciso, di ricevere la potenza, le ricchezze, la sapienza, la forza, l’onore, la gloria e la benedizione” (Apocalisse 5:12).

Note

1 Vedasi, per esempio, Giacobbe favorito come “primogenito” rispetto ad Esaù (Genesi 25).

2 L’uso che qui viene fatto di “primogenito” è diverso da quanto fatto in Matteo 1: “Egli non la conobbe, finché ella ebbe partorito il suo figlio primogenito, al quale pose nome Gesù”(Matteo 1:25 Nuova Diodati). Fra l’altro, qui il termine “primogenito” è presente solo nel Textus Receptus, nelle versioni bizantine e di maggioranza, ma non nei manoscritti antichi più accreditati.

3 Per similitudine si intende: accostamento di due cose che si assomigliano, in modo che una serva a definire l’altra. La similitudine non indica corrispondenza sostanziale.

4 Presupponendo erroneamente che uno stesso termine debba sempre avere lo stesso significato indipendentemente dal contesto e dalle finalità per cui è usato. Molte altre parole simili nella Bibbia comportano diversità di significati (ad es. come “mondo” o “amore”) ed una traduzione che non tenga conto di questo fatto può fare equivocare il lettore.

5 prōtótokos (da prṓtos, “primo, preminente e tíktō, “generare, far procedere”) – propriamente, primo in ordine di tempo (Matteo 1:25; Luca 2:7); per cui preminente (Colossesi 1:15; Apocalisse 1:5). “Generare” si contrappone esplicitamente, distinguendosene, da “creare” in Colossesi 1:15. Il primo è τίκτω, il secondo κτίζω (ktizo), creare, fare. Il commentatore Matthew Henry scrive: “Il primogenito di ogni creatura”. Non che Egli stesso sia una creatura. Difatti Egli è πρωτότοκος πάσης κτίσεως – generato prima che ogni creatura fosse fatta, che è il modo in cui la Scrittura rappresenta l’eternità ed attraverso la quale l’eternità di Dio ci è rappresentata: “Fui stabilita fin dall’eternità, dal principio, prima che la terra fosse. Fui generata quando non c’erano ancora abissi, quando ancora non c’erano sorgenti rigurgitanti d’acqua. Fui generata prima che i monti fossero fondati, prima che esistessero le colline, quand’egli ancora non aveva fatto né la terra né i campi né le prime zolle della terra coltivabile” (Proverbi 8:23-26). Significa dominio su tutte le cose, per cui Egli è “erede di tutte le cose” [“…il Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato i mondi”(Ebrei 1:2)]

6 LatraduzionedellaTorrediGuardia aggiunge in modo del tutto illegittimo la parentesi “altre” dove si parla dell’opera creatrice del Cristo: “Egli è l’immagine dell’invisibile Iddio, il primogenito di tutta la creazione; perché per mezzo di lui tutte le [altre] cose furono create nei cieli e sulla terra, le cose visibili e le cose invisibili, siano essi troni o signorie o governi o autorità. Tutte le [altre] cose sono state create per mezzo di lui e per lui. Ed egli è prima di tutte le [altre] cose e per mezzo di lui tutte le [altre] cose furono fatte esistere”.

Per gentile concessione di Paolo Castellina
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12 Commenti
  1. Sandro dice

    Ben detto, stupendo!!!

  2. zuvie dice

    finalmente qualcosa su cui ci troviamo completamente d’accordo

  3. zuvie dice

    ChristianFaith ti volevo chiedere un parere su una cosa che mi sta a cuore, e non che nessun trabocchetto e non voglio assolutamente polemizzare.
    Sai come ti ho già detto che io sono assolutamente ecumenico, e che ho sempre sostenuto che non ci si salva per l’etichetta ma per la fede in Cristo Gesù, Ma il mio pensiero va ai testimoni della torre di guardia, ora senza che sto ad elencare tutte le loro teorie e credenze soprattutto su Gesù e lo Spirito Santo che tu conosci meglio di me, ma secondo la tua opinione loro si salveranno?
    Ricordo che negli incontri ecumenici a Catanzaro non venivano mai invitati, una volta io l’ ho proposto, ai vari rappresentanti delle diverse denominazioni cristiane, ma hanno dissentito abbastanza aspramente, dicendo non sono dei nostri e in ogni modo non possono venire perché gli è vietato.
    Io testa dura di nascosto qualcuno l’ho portato non rappresentante ma semplice pioniere e uno dei loro commenti è stato: la dentro quella chiesa e riunito tutto il concilio di satana, altri dicevano che si radunava babilonia la grande.
    Ma al di la di tutto questo, credi che si salveranno, scusami ma io vorrei tutti salvati se potessi!!!

    Grazie.-

  4. Milla dice

    guarda Zuvie, in effetti esistono 2 tipi di ecumenismo: quello evangelico, che vorrebbe riunire tutte le denominazioni evangeliche, sul quale sono assolutamente a favore perché non é la denominazione di una chiesa che salva. la Bibbia é interpretata diversamente da denominazioni varie, tanto che in questo periodo sto studiando questa varietá. ma alla fine nessuno di noi é in grado di seguire la Bibbia fino in fondo perché la natura umana é peccaminosa, ma ci dobbiamo sforzare per non vivere nel peccato. e limitata,per questo non siamo capaci di interpretare del tutto le Scritture. ma dobbiamo sforzarci a farlo, rispettando le idee di chi interpreta diversamente (facendo attenzione agli ultimi tempi in cui c´é chi interpreta a favore del matrimonio omosessuale e altri stili di vita peccaminosi, quello non é piú cristianesimo, comincia a essere neopaganesimo. chiunque in questo caso leggendo capirebbe che la pratica omosessuale é vietata dalla Bibbia). sono a favore di questa unitá. i tempi non fanno che peggiorare, come disse Gesú. e nei periodi piú bui come quelli delle persecuzioni (ok, in questo momento in Europa é cosa che non avviene, ma lo stesso non si puó dire in Africa e Asia, né sappiamo a cosa porterá la scristianizzazione dell´Europa, non si puó garantire per il futuro, per cui meglio non gingillarci nella sicurezza che il cristianesimo un giorno, anche lontano, non divenga vietato poiché contrario a stili di vita licenziosi) non dobbiamo arrivare a tradirci l´un l´altro, questo ritengo che sia il maggior pericolo che corriamo, non tanto per la divisione per chiese, quanto per incomunicabilitá tra esse. non é la denominazione di una chiesa che salva ma Grsú. avremo bisogno di collaborare in futuro, non di darci addosso l´un l´altro. dovremo far fronte comune perché gli anticristi se no ne approfittano!
    né é bene dire che una tale chiesa é l´unica che salva, solo Gesú salva. quanto al non volere i testimoni di Geova, se vivono una vita santa non credo che andranno all´inferno. Dio sa quali di loro sono in buona fede. conosco testimoni di Geova che sono veramente splendidi. se i capi li ingannano non ne hanno colpa, loro hanno il desiderio di servire Dio. chi non si salverá saranno semmai gli inventori di religioni antibibliche e chi insegna dottrine sbagliate con la consapevolezza di essere in errore. io non mi esprimerei nei termini che verso di loro ha usato uno dei rappresentanti, ci andrei cauta, anche se non sono d´accordo con la dottrina dei testimoni di Geova né fa per me. quanto al non accettarli negli incontri ecumenici posso capire il perché: hanno parecchie divergenze con le dottrine bibliche, che non si limitano alle diverse interpretazioni che ogni denominazione evangelica dá ma minano le basi del cristianesimo (per loro lo Spirito Santo non é una persona, non credono nella Santissima Trinitá, credono che Gesú sia inferiore a Dio, il che non mi sembra poco). oltretutto sono troppo insistenti e in un concilio ecumenico insisterebbero per convertire tutti a ogni costo. perció posso capire le remore dei rappresentanti. quanto all´ecumenismo globale invece sono contraria. non si puó mettere insieme cristiani e wiccani, vudu e spiritisti. perché nei posti dove lo si fa i cristiani cominciano a peccare insieme agli altri, adottando teorie new age, non riuscendo piú a distinguere tra stregoneria e spiritualitá solo per accogliere gli spiritisti. é bello che tu voglia tutti salvati e sarebbe bello se tutti accettassero Gesú, ma sfortunatamente non tutti Lo fanno. saluti cari in Gesú Cristo

    1. zuvie dice

      Si io mi riferivo proprio a quel tipo di ecumenismo cioè cristiano, dove ero prima, c’era una chiesa pentecostale ecumenica, venivano tutti i membri delle varie comunità, e vi erano parecchi incontri, pensa che io di base sono un pentecostale, perchè per il mio discernimento è la più vicina (no perfetta), pero ammaestrato nello studio della parola e nei vari insegnamenti da una pastora valdese,e amavo i suoi metodi e avrei scelto quella via per Cristo, se non erano cessazionisti. per questo io amo l’ecumenismo, ma ci vogliono persone speciali che non guardano etichette ma hanno a cuore la salvezza delle anime per arrivare a questo.Io non mi convinco con la predestinazione,ma che siano predestinati, o meno, sono per l’evangelizzazione mondiale in ogni angolo della terra è noi possiamo essere uniti solo attraverso l’amore e se amiamo le altre creature vogliamo la salvezza per tutti, l’amore è il vincolo della perfezione, e se noi amiamo non dobbiamo mai smettere l’opera evangelica. A volte immagino tutti i popoli del mondo, che alzano le braccia verso il cielo e adorano dio, e sono convinto che se questo accadesse, tutti noi vedremmo aprirsi i cieli e scendere Gesùe in mezzo a noi. Ora con questo non voglio creare una nuova teoria, ma solo volevo dare forza all’evangelizzazione.

  5. Milla dice

    guarda Zuvie, non tutti i valdesi sono cessazionisti, ho conosciuto e frequentato una comunitá sudamericana in alcuni dei miei viaggi e loro non erano affatto cassazionisti, anzi! ho capito che le differenze tra chiese dipendono piú dalla nazionalitá delle persone che dalle denominazioni. i valdesi dal 1100 in poi, quelli storici, accomunavano persone che aderivano ai piú svariati orientamenti e in comunitá ognuno si teneva il proprio, di orientamento. il problema é che nel corso dei secoli i cattolici li hanno sterminati in grande numero, per cui ora sarebbero rimasti solo 2 o 3 orientamenti, essendo i valdesi in pochi: chi ha aderito agli orientamenti anglosassoni, come gli italiani, é piú facile che sia cessazionista, ma chi ha radici latine, specie latino americane, tende a non esserlo. gli anglosassoni battezzano i neonati. i sudamericani battezzano unicamente per immersione chi prima ha fatto professione di fede. immagino tu sia straniero, di dove sei e dov´era la tua chiesa pentecostale ecumenica? com´era? é la prima volta che leggo che ce n´é una, anche se non mi sorprende, data la moltitudine di denominazioni (e ulteriori suddivisioni di esse all ´interno della stessa denominazione), sará forse di stampo wesleyano?

    1. zuvie dice

      Si chiama chiesa evangelica della riconciliazione, si trova catanzaro, comunque nell’ecumenismo erano presenti anche i cattolici romani e pure ortodossi, quest’ultimi avevano una tunica bellissima.
      adesso sono a Genova, e la chiesa si chiama uguale e pure qui a volte ci sono incontri ecumenici, conosco poco la chiesa di genova perche sono andato solo ad un culto giovedi scorso, comunque ci sono parecchie chiese in italia dello stesso cammino con questa denominazione, un’altra é a Biella qui al nord. Io mi son formato in una chiesa ecumenica e quindi non ho nessuna difficoltà con nessuna denominazione cristiana, io amo l’ecumenismo cristiano, non sapevo nemmeno cosa fosse l’ecumenismo e quando ho deciso di servire gesù non trovando un punto di riferimento,tra i cattolici e confuso dalle varie denominazioni, ho pregato perché non sapevo dove andare, e senza rendermi conto per caso mi son trovato in una chiesa fortemente ecumenica dove ho trovato tutti, e mi son reso conto che siamo una famiglia con tanti fratelli con ognuno il proprio modo di pensare ma con lo stesso intontimento Cristo Gesù.
      I valdesi erano l’unione di più chiese effettivamente ecumenici per natura, il pastore era pastore nella chiesa valdese, ma ho capito che avevano più correnti interne diciamo che anche lei era filo calvinista perche lo citava spesso, ma anche lutero, ma il mio intendimento era ed è rimasto pentecostale, anche se vedo delle chiese pentecostali che non ci capisco niente solo confusione, ma non so giudicare; perche all’interno avvengono molti miracoli e soprattutto di conversione, la chiesa si espande e cresce sempre di più, un sacco di giovani che vivono una vita pia e amano e Gridano a Gesù, e che organizzano continue evangelizzazioni nelle piazze per le vie, ma no obbligate da un gruppo direttivo, ma dallo spirito di evangelizzazione, fra loro organizzano studiano stratagemmi per poter predicare, e tutto questo, tutti questi frutti non mi danno la possibilità di giudicarli male perchè anche io credo che si dovrebbero disciplinare il tutto, infatti non contento volevo andare con il movimento carismatico cattolico, dove tutto è disciplinato, solo che avrei avuto non pochi problemi con le dottrine, poi un fratello mi ha fatto leggere una ricerca che anche in antichità nelle prime chiese, c’era un po di caos, infatti san paolo ha dovuto disciplinare i corinzi, perche si pensa che si mettevano a parlare tutti in lingue, ed immagina la confusione, poi anche davide quando si muoveva dentro di lui lo spirito santa danzava saltava cantava ed ad immaginarlo veramente alla vista poteva sembrare un pazzo, e non vorrei fare la fine della moglie di saul, alla pentecoste certi ridevano e dicevano sono ubriachi, e non credo che chiamassero ubriachi delle persone che parlavano altre lingue, perche non ci vedo niente di strano e niente da ridere o prendere in giro ad uno che parla un’altra lingua. per tanto non credo che possa esistere un libro che possa stabilire cio che è giusto e sbagliato, ad esempio quello che citi in un post precedente, Gesù ha detto che l’albero buono si vede dai frutti, se poi satana ha deciso di dare frutti di conversione non lo so, vuol dire che spinge la gente a gridare il nome di Gesù e ad amare Dio con digiuni preghiere ed evangelizzazioni. In ogni modo sono per la disciplina, ma non so giudicare e non voglio, la bibbia non racconta episodi del genere nello specifico, ma nemmeno racconta all’incontrario, anzi quei pochi spunti che ho citato fanno intendere che qualcosa di strano accadesse.
      Sono nato a Gerusalemme da madre ebrea, ma vivo da sempre in italia.

  6. Milla dice

    ma che bello! io sto facendo delle ricerche perché ho scoperto che possibilmente ho antenati ebrei, anche se da parte di padre. so che per le regole ebree si é ebrei solo per parte matrilineare, che quindi per voi é ebreo solo chi ha madre di discendenza ebraica, ma per me é importante ugualmente, anche se fosse solo mio padre di discendenza ebraica. quando Davide danzava é stato il momento della liberazione dell´Arca dell´Alleanza e Mical avrebbe dovuto incoraggiarlo invece di disprezzarlo. da un libro sul matrimonio (scritto da un pastore che é anche ufficiale della marina brasiliana), é stato questo disprezzo ad avere conseguenze catastrofiche sulla casa di Davide, che anziché incoraggiato nella lode ricevette da Mical una doccia gelata. il pastore scrive che se Mical non fosse stata punita per il suo disprezzo, se avesse incoraggiato Davide, avrebbe avuto lei il figlio successore al trono. Davide non avrebbe cercato conforto in Betsabea avendo un figlio da educare per essere il futuro re che lo avrebbe tenuto occupato e non ozioso (almeno é questo quello che dal libro si capisce e si ricava), perché Davide amava Gionata e la casa di Saul, dunque é facile intuire che avrebbe desiderato che un figlio di Mical diventasse il successore al trono, soprattutto per amore di Gionata.
    anch´io sono a favore della disciplina. l´autore del libro che sto leggendo, Evangelhos que Paulo jamais pregaria, vangeli che Paolo non predicherebbe mai, di un pastore brasiliano, si legge che Davide non danzava regolarmente ma lo fece in quell´occasione particolare. esistono chiese, che sono quelle africane, in cui le danze sono manifestazioni autentiche di lode (gli africani c´é da dire che sono persone molto piú vivaci di europei e asiatici, mentre i sudamericani, brasiliani compresi, caratterialmente sono nella via di mezzo, ma Dio considera il cuore di ciascuno, non considera una popolazione migliore di altre), ma purtroppo ci sono anche quelle in cui la danza, come dice l´ autore del libro, é diventata un mezzo di intrattenimento, togliendo spazio alla lode vera e alla predicazione. c´é anche da considerare che nelle chiese le pecore nere purtroppo esistono la qual cosa non ha a che fare con il fatto che chiese varie hanno varie abitudini. nemmeno io voglio criticare né gli uni né gli altri. quelli come noi che amiamo l´ecumenismo abbiamo la tendenza a mostrarci neutrali a riguardo. bisogna spostare l´attenzione al fatto che si voglia o meno servire Dio, non importa di quale chiesa si faccia parte. non esiste la chiesa perfetta, ma esistono le anime che desiderano servire Dio, quale che sia la chiesa di appartenenza. ed é vero che siamo una famiglia con tanti fratelli. un saluto nel Signore!

    1. zuvie dice

      guarda a me l’ebraismo interessa cosi tanto che nemmeno sapevo la regola della discendenza matriarcale! A me interessa solo Cristo Gesù che gli ebrei non hanno accettato, almeno la maggior parte, ed il problema mio principale è quello di mantenere una vita santa, perche a volte pur se soffro da cani, mi smarrisco è questo mi da paura sulla mia salvezza, che non dipende certo dalle mie opere, ma pure se ho molta fede pero il peccato a volte abbonda, in quei momenti sono lontano da Cristo e molto vulnerabile.

  7. Milla dice

    avvicinati di piú a Gesú Cristo ed Egli si avvicinerá di piú a te. quando ho parlato di ebraismo non intendevo la religione ebraica, ma la popolazione poiché gli ebrei sono un popolo prima che una religione. infatti per questo chi é ebreo e si converte al cristianesimo viene definito ebreo cristiano, non perché segue ancora la religione guidaica ma perché appartiene al popolo ebraico. dunque non intendo convertirmi all´ebraismo, non intendo certo rinnegare Gesú, sto solo cercando di sapere se mio padre appartiene agli ebrei in quanto popolo. coraggio, confida in Dio ed Egli ti aiuterá

  8. simeone dice

    sono un utente nuovo, ho trovato interesse per questo sito perchè ci sono delle persone con una buona preparazione, e questo mi incoraggia a pensare che abbiano superato l’integralismo che ho trovato in genere nelle varie congreghe religiose, specialmente in quelle derivanti dal ‘Dio unico’, di derivazione mosaico-ebraico, le cosiddette ‘religioni del libro’ degli islamici.
    Questo integralismo settario, spesso confinato nel peggiore fanatismo, per cui ogni confessione, sia di derivazione cristiana, che islamica, a parte forse di qualche minore comunità come quella dei valdesi, si è sempre arbitrariamente considerata l’unica ‘vera religione’, che è stata deii peggiori crimini contro l’uomo e l’umanità: troppe volte la dolce e misericordiosa figura del Cristo è stata confusa con Lucifero, o peggio ancora con lo stesso Satana, da coloro che si autodefinavano, a mio avviso in modo arbitrario, gli unici ‘veri intermediari’ con il divino!
    Tutto questo mi ha turbato molto nel corso della mia ormai lontana adolescenza, pertanto, fin da allora mi sono completamente allontanato, in particolare dalla chiesa cattolica dove mi ero formato devotamente fino dall’infanzia; rimanendo tuttavia sempre connesso con l’entità cristica.
    Oltre che essere affascinato dalla pienezza delle Sue parole, lo consideravo anche una vittima innocente dell’ integralismo religioso di allora, nonchè ulteriore vittima x essere in seguito strumentalizzato, forse tutt’ora, dalle gerarchie di comunità religiose, che troppe volte danno l’impressione di perseguire i vantaggi tipici di ogni potere, che un servizio e una missione pastorale!
    La mia natura, fondamentalmente religiosa, malgrado tutto, mi ha portato a ricercare altre forme di religiosità, e nella mia prima maturità avevo trovato una particolare affinità animica, con la dottrina buddistica, che come è noto ha donato all’evoluzione umana il grande dono della compassione verso tutto il vivente; sotto la guida degli insegnamenti del Budda, lasciati in dono a tutti gli uomini, in modo autonomo, mi sono esercitato x molti anni, nel praticare ‘l’ottuplice sentiero’ alfine di potere educare e controllare i sentimenti, gli impulsi psichici e disciplinare i concetti e le rappresentazioni di pensiero, tramite l’uso della concentrazione/meditazione, tipiche di questo percorso animico-spirituale.
    Questa mia esperienza di vita, pur appagandomi nella mia interiorità, mi faceva percepire il limite, che non mi avrebbe liberato dal vincolo della legge karmica, più nota nel nostro contesto come causa-effetto, trasgrezione-espiazione, se non con l’anichilimento della nostra individualità spirituale nel ‘Nirvana’, in una forma di spiritualità diffusa primordiale.
    questa mia ulteriore presa di coscienza, per me è stata come ‘un’illuminazione’, che mi ha riportato a riconsiderare gli insegnamenti del Cristo; dove nel mio piccolo ho rivissuto ‘l’evento di Damasco’ perchè sono rimasto letteralmente come fulminato, nel comprendere che quanto mi aveva assilato per tanto tempo , senza riuscire ad avere alcuna risposta, era descritto nel modo più semplice e trasparente nei vangeli: cioè il grande segreto x il superamento dei vincoli karmici, della liberazione della dura e spietata legge mosaica, stava semplicemente nel PERDONO ! e nel conseguente amore fraterno, anche per i nostri nemici e persecutori!
    Non mi rendo ancora conto di tutta la mia ottusità e cecità, di non essermi mai accorto della realtà di questo ‘semplice’ ,messaggio, malgrado l’avessi letto innumerevoli volte; posso solo giustificarlo solo con questa perifrasi evangelica: “pur avendo occhi per vedere, mi era stata tolta la possibilità di vedere!”
    Ora che sono giunto al tramonto di questa mia tormentata, ma anche serena esistenza, pur esprimendo la mia + grande gratitudine al Budda, a mio avviso da considerarsi come uno dei grandi precursori del Cristo, perchè, almeno x me, considero premessa indispensabile conseguire la facoltà della compassione propria del buddismo, per potere conseguire le facoltà cristiche del perdono e dell’amore universale; confido pienamente nel Cristo, che di certo non ha portato una nuova religione, non era proprio il caso con le innumerevoli già presenti, ma una vera forza evolutiva a disposizione per l’autoredenzione di ciascun uomo!
    Di certo, una vita sola non può essere sufficiente al conseguimento della necessaria purificazione per potere accogliere in noi il Cristo, nel senso paolino, ma in questo ho trovato conforto nel fatto che la reincarnazione non appartiene soltanto alla dottrina buddista, ma è richiamata + volte nei vangeli sia in modo esplicito che implicito! Diventa necessario sempre +, sapere scegliere fra i precetti degli uomini e la parola di Dio!
    Voglio fare solo un’osservazione, mi sembra che in molte risposte venga dato troppa importanza alla forma rispetto ai comportamenti, io ho compreso la necessità evangelica di astenersi da ogni forma di giudizio, in conformità all’originale motto del Cristo: “Chi non è contro di me, è con me” e non il deformato e anticristico: “Chi non è con me, è contro di me”; il Cristo non è venuto sulla Terra per giudicare, ma per portare misericordia: l’unico e solo suo comandamento è compreso nel perdono e l’amore per il prossimo, tutto il resto sono solo precetti di uomini!-
    Questi sono gli unici due termini per il giudizio finale, non x come si è professato una forma di servizio! Pertanto le varie diverse opinioni, forme rituali, liturgiche, ecc., sono ininfluenti, come risulta inequivocabilmente dal testo evangelico!
    Ormai i tempi sono maturi per l’affermazione dell’uomo ‘pneumatico’ sull’uomo ‘psichico’, la vera guida per ogni singolo uomo è direttamente il Cristo, ogni presente sulla Terra.
    Questo è preconizzato da due millenni: i tristi e turpi eventi storici di ogni confessione, gli scandali delle brutture attuali contro innocenti indifesi, ci mettono in guardia dal come possiamo valutare i falsi profeti; nel migliore dei casi, “ormai non ci sono che guide cieche, che vogliono guidare altri ciechi”!
    Io spero, che l’ipotetica prossima ‘fine del mondo’, possa corrispondere la fine di un sistema di corruzione e degrado sotto ogni aspetto di tutte le istituzioni umane, e il sorgere di un nuovo ordine civile e un approccio diverso e migliore con la spiritualità: la fine e l’inizio di una nuova e superiore spira evolutiva, attendo con fiucia questo rinnovamento …. e spero che i miei vecchi occhi possano beneficiare di questa consolazione! …
    simeone
    ps, spero che qcn mi sia d’aiuto per approfondire i concetti paolini di uomo ‘psichico’ e ‘pneumatico’, da parte mia ho impostato qualche ipotesi di ricerca.

    1. sandro dice

      Dici bene, il processo interiore da te descritto con molta accuratezza è proprio quel che accade nell’intimo delle persone quando, mediante la legge, si rendono conto del proprio limite invalicabile. Starei attento però a parlare di autoredenzione; noi nel momento in cui accettiamo Gesù e quindi accettiamo di perdonare gli altri, per poter fare così la volontà di Dio Padre, veniamo toccati dalla Sua grazia. E’ Lui che salva, non siamo noi. Questo aspetto, nel processo individuale di ognuno di noi, nessuno avrebbe potuto saperlo, ma siccome ci è stato rivelato così, occorre crederci fermamente. D’altronde sarebbe insensato credere che l’uomo da un momento all’altro possa rendersi conto di soverchiare la propria ragione, ovvero di andare contro ciò che tenta di ricondurre la realtà a forme empiriche senza considerare l’aspetto trascendente di essa. Ecco la beffa della ragione, l’orgoglio. Occorre allora credere che tale mutamento, sia dovuto a Dio, mediante la rigenerazione di ciò che in noi era sì presente, ma tremendamente inascoltato.

      “Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio; e nessuno conosce chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare” (Luca 10:22)

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