Abramo, il padre di tutti i popoli

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Nel 2100 a.C. (4100 anni fa), Abramo nacque nella città babilonese di Ur (Iraq). Le stime per l’epoca in cui Abramo ha vissuto possono variare da 2100 a.C. al 1800 a.C. (tra 4.100 anni fa e 3800 anni fa). I dettagli sulla vita di Abramo sono contenuti nel libro della Genesi, soprattutto tra i capitoli 11 e 25.

Il libro della Genesi spiega che Abramo era un uomo fedele, che credeva nel Dio unico e vero. La fede di Abramo fu messa alla prova da Dio per ben due volte. Ad Abramo fu chiesto di lasciare il suo paese e andare in una terra che Dio avrebbe mostrato lui (la terra di Canaan, che in seguito divenne Israele, la Terra Promessa).

Questo si trova in Genesi 12:1-4, che dice:

Il SIGNORE disse ad Abramo: «Va’ via dal tuo paese, dai tuoi parenti e dalla casa di tuo padre, e va’ nel paese che io ti mostrerò; io farò di te una grande nazione, ti benedirò e renderò grande il tuo nome e tu sarai fonte di benedizione. Benedirò quelli che ti benediranno e maledirò chi ti maledirà, e in te saranno benedette tutte le famiglie della terra». Abramo partì, come il SIGNORE gli aveva detto, e Lot andò con lui. Abramo aveva settantacinque anni quando partì da Caran.

Gli fu anche chiesto di sacrificare suo figlio Isacco e di ucciderlo in nome di Dio, cosa che Abramo si affrettò a fare anche se a malincuore, ma fu subito fermato da Dio e apprezzato per questo suo atto di fede sincera.

E Dio disse: «Prendi ora tuo figlio, il tuo unico, colui che ami, Isacco, e va’ nel paese di Moria, e offrilo là in olocausto sopra uno dei monti che ti dirò». (Genesi 22:2)

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Abraamo prese la legna per l’olocausto e la mise addosso a Isacco suo figlio, prese in mano il fuoco e il coltello, poi proseguirono tutti e due insieme. Isacco parlò ad Abraamo suo padre e disse: «Padre mio!» Abraamo rispose: «Eccomi qui, figlio mio». E Isacco: «Ecco il fuoco e la legna; ma dov’è l’agnello per l’olocausto?» Abraamo rispose: «Figlio mio, Dio stesso si provvederà l’agnello per l’olocausto». E proseguirono tutti e due insieme. Giunsero al luogo che Dio gli aveva detto. Abraamo costruì l’altare e vi accomodò la legna; legò Isacco suo figlio, e lo mise sull’altare, sopra la legna. Abraamo stese la mano e prese il coltello per scannare suo figlio. Ma l’angelo del SIGNORE lo chiamò dal cielo e disse: «Abraamo, Abraamo!» Egli rispose: «Eccomi». E l’angelo: «Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli male! Ora so che tu temi Dio, poiché non mi hai rifiutato tuo figlio, l’unico tuo». (Genesi 22:6-12)

Dio stabilì con Abramo un patto. Tale alleanza, o promessa, fu tramandata al figlio di Abramo, Isacco e poi al figlio di Isacco, Giacobbe (Genesi 35:9-12). Israele era e rimane il popolo di Dio con il quale ha stretto alleanza.

Le origini dei popoli islamici

Il figlio primogenito di Abramo fu Ismaele, la madre di Ismaele si chiamava Agar. Agar, una donna egiziana, era schiava di Abramo. (Cfr. Genesi 16:1). Abramo fece di testa sua quando, sapendo che sua moglie Sara era sterile e non poteva avere figli, concepì un figlio con la sua schiava. Ismaele e sua madre furono scacciati quando Dio diede ad Abramo e Sara un figlio, Isacco. Ismaele, andrà poi a formare la base del credo dei popoli arabi, dei quali risulta essere il padre.

Quando Agar fuggì da Sara, la sua padrona, un angelo le apparve e le disse:

«Agar, serva di Sarai, da dove vieni e dove vai?» Lei rispose: «Fuggo dalla presenza di Sarai mia padrona». L’angelo del SIGNORE le disse: «Torna dalla tua padrona e umiliati sotto la sua mano». L’angelo del SIGNORE soggiunse: «Io moltiplicherò grandemente la tua discendenza e non la si potrà contare, tanto sarà numerosa». L’angelo del SIGNORE le disse ancora: «Ecco, tu sei incinta e partorirai un figlio a cui metterai il nome di Ismaele, perché il SIGNORE ti ha udita nella tua afflizione; egli sarà tra gli uomini come un asino selvatico; la sua mano sarà contro tutti, e la mano di tutti contro di lui; e abiterà di fronte a tutti i suoi fratelli». (Genesi 16:8-12)

E così fu. Dalla discenzenza di Agar nacque il popolo islamico che è numerosissimo e la cui mano è contro tutti e abita vicino allo stato di Israele da sempre. Da allora sono in conflitto. Dio lo aveva predetto.

Il figlio primogenito di Abramo con la moglie, Sarah, è Isacco (Genesi 17,19). Isacco era il padre di Giacobbe, che fu il padre delle 12 tribù di Israele – gli ebrei.

Come leggiamo in Genesi 17:19:

Dio rispose: «No, Sara, tua moglie, ti partorirà un figlio e tu gli metterai il nome di Isacco. Io stabilirò il mio patto con lui, un patto eterno per la sua discendenza dopo di lui.

Dio comandò ad Abramo di scacciare poi la serva Agar e suo figlio Ismaele, promettendo che avrebbe fatto nascere una nazione anche da loro:

Allora disse ad Abraamo: «Caccia via questa serva e suo figlio; perché il figlio di questa serva non dev’essere erede con mio figlio, con Isacco». La cosa dispiacque moltissimo ad Abraamo a motivo di suo figlio. Ma Dio disse ad Abraamo: «Non addolorarti per il ragazzo, né per la tua serva; acconsenti a tutto quello che Sara ti dirà, perché da Isacco uscirà la discendenza che porterà il tuo nome. Anche del figlio di questa serva io farò una nazione, perché appartiene alla tua discendenza». (Genesi 21:10-13)

Il nome originale era Abramo che significa “padre di molti popoli”. Dio cambiò il suo nome da Abramo ad Abraamo in Genesi 17:5:

Non sarai più chiamato Abramo, ma il tuo nome sarà Abraamo, poiché io ti costituisco padre di una moltitudine di nazioni.

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