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Salvezza per fede

Businessman looking at faith doorVersetti biblici a sostegno della salvezza per sola fede

1. Giovanni 3:16:

Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia la vita eterna

2. Rom. 3:22-24

vale a dire la giustizia di Dio mediante la fede in Gesù Cristo, per tutti coloro che credono – infatti non c’è distinzione: tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio – ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù.

3. Rom. 3:25-26

Dio lo ha prestabilito come sacrificio propiziatorio mediante la fede nel suo sangue, per dimostrare la sua giustizia, avendo usato tolleranza verso i peccati commessi in passato,
al tempo della sua divina pazienza; e per dimostrare la sua giustizia nel tempo presente affinché egli sia giusto e giustifichi colui che ha fede in Gesù.

4. Rom. 3:28-30

poiché riteniamo che l’uomo è giustificato mediante la fede senza le opere della legge. Dio è forse soltanto il Dio dei Giudei? Non è egli anche il Dio degli altri popoli? Certo, è anche il Dio degli altri popoli, poiché c’è un solo Dio, il quale giustificherà il circonciso per fede, e l’incirconciso ugualmente per mezzo della fede.

5. Rom. 4:2-5

Poiché se Abraamo fosse stato giustificato per le opere, egli avrebbe di che vantarsi; ma non davanti a Dio; infatti, che dice la Scrittura? «Abraamo credette a Dio e ciò gli fu messo in conto come giustizia». Ora a chi opera, il salario non è messo in conto come grazia, ma come debito; mentre a chi non opera ma crede in colui che giustifica l’empio, la sua fede è messa in conto come giustizia.

6. Rom. 4:11

poi ricevette il segno della circoncisione, quale sigillo della giustizia ottenuta per la fede che aveva quando era incirconciso, affinché fosse padre di tutti gl’incirconcisi che credono, in modo che anche a loro fosse messa in conto la giustizia;

7. Rom. 4:16-17

Perciò l’eredità è per fede, affinché sia per grazia; in modo che la promessa sia sicura per tutta la discendenza; non soltanto per quella che è sotto la legge, ma anche per quella che discende dalla fede d’Abraamo. Egli è padre di noi tutti (com’è scritto: «Io ti ho costituito padre di molte nazioni») davanti a colui nel quale credette, Dio, che fa rivivere i morti, e chiama all’esistenza le cose che non sono.

8. Rom. 5:1-2

Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore, mediante il quale abbiamo anche avuto, per la fede, l’accesso a questa grazia nella quale stiamo; e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio

9. Rom. 5:9-10

Tanto più dunque, essendo ora giustificati per il suo sangue, saremo per mezzo di lui salvati dall’ira. Se infatti, mentre eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio mediante la morte del Figlio suo, tanto più ora, che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita.

10. Rom. 9:30-33

Che diremo dunque? Diremo che degli stranieri, i quali non ricercavano la giustizia, hanno conseguito la giustizia, però la giustizia che deriva dalla fede; mentre Israele, che ricercava una legge di giustizia, non ha raggiunto questa legge. Perché? Perché l’ha ricercata non per fede ma per opere. Essi hanno urtato nella pietra d’inciampo, come è scritto:«Ecco, io metto in Sion un sasso d’inciampo e una pietra di scandalo; ma chi crede in lui non sarà deluso».

11. Rom. 10:4

poiché Cristo è il termine della legge, per la giustificazione di tutti coloro che credono.

12. Rom. 10:9-11

perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato; infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione per essere salvati. Difatti la Scrittura dice: «Chiunque crede in lui, non sarà deluso».

13. Rom. 11:5-6

Così anche al presente, c’è un residuo eletto per grazia. Ma se è per grazia, non è più per opere; altrimenti, la grazia non è più grazia.

14. Gal. 2:16

sappiamo che l’uomo non è giustificato per le opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Cristo Gesù, e abbiamo anche noi creduto in Cristo Gesù per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; perché dalle opere della legge nessuno sarà giustificato.

15. Gal. 2:21

Io non annullo la grazia di Dio; perché se la giustizia si ottenesse per mezzo della legge, Cristo sarebbe dunque morto inutilmente.

16. Gal. 3:5-6

Colui dunque che vi somministra lo Spirito e opera miracoli tra di voi, lo fa per mezzo delle opere della legge o con la predicazione della fede? Così anche Abraamo credette a Dio e ciò gli fu messo in conto come giustizia.

17. Gal. 3:7-8

Riconoscete dunque che quanti hanno fede sono figli d’Abraamo. La Scrittura, prevedendo che Dio avrebbe giustificato gli stranieri per fede, preannunziò ad Abraamo questa buona notizia: «In te saranno benedette tutte le nazioni».

18. Gal. 3:14

affinché la benedizione di Abraamo venisse sugli stranieri in Cristo Gesù, e ricevessimo, per mezzo della fede, lo Spirito promesso.

19. Gal. 3:22-26

ma la Scrittura ha rinchiuso ogni cosa sotto peccato, affinché i beni promessi sulla base della fede in Gesù Cristo fossero dati ai credenti. Ma prima che venisse la fede eravamo tenuti rinchiusi sotto la custodia della legge, in attesa della fede che doveva essere rivelata. Così la legge è stata come un precettore per condurci a Cristo, affinché noi fossimo giustificati per fede. Ma ora che la fede è venuta, non siamo più sotto precettore; perché siete tutti figli di Dio per la fede in Cristo Gesù.

20. Ef. 1:13

In lui voi pure, dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo della vostra salvezza, e avendo creduto in lui, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso

21. Ef. 2:8-9

Per grazia che siete stati salvati mediante la fede, e che non viene da voi, è il dono di Dio. Non è per opere affinché nessuno se ne vanti.

22. Fil. 3:8.9

Anzi, a dire il vero, ritengo che ogni cosa sia un danno di fronte all’eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho rinunciato a tutto; io considero queste cose come tanta spazzatura al fine di guadagnare Cristo e di essere trovato in lui non con una giustizia mia, derivante dalla legge, ma con quella che si ha mediante la fede in Cristo: la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede.

23. 1 Tim. 1:16

Ma per questo mi è stata fatta misericordia, affinché Gesù Cristo dimostrasse in me, per primo, tutta la sua pazienza, e io servissi di esempio a quanti in seguito avrebbero creduto in lui per avere vita eterna.

Che dire dunque del passo di Giacomo 2:24?

É l’unico che parla di salvezza anche per opere ed è l’unico che i Cattolici possono portare avanti a sostegno della salvezza per opere.

Il passo dice:

Dunque vedete che l’uomo è giustificato per opere, e non per fede soltanto.

La Scrittura insegna chiaramente che noi siamo salvati soltanto per fede. Allora questo versetto è in contraddizione con tutti i versetti sopra? No, affatto. Bisogna guardare il suo contesto. Il secondo capitolo del libro di Giacomo ha 26 versi: i primi versi da 1 a 7, istruiscono a non mostrare favoritismi. I versetti da 8 a 13 sono i commenti sulla legge. I versetti da 14 a 26 sono circa il rapporto tra fede e opere.

Giacomo inizia questa sezione utilizzando l’esempio di qualcuno che dice di avere fede ma non fa opere, “A che giova, fratelli miei, se uno dice di avere la fede, ma non fa le opere? Può la fede salvarlo?” (Giacomo 2:14). In altre parole, Giacomo affronta la questione di una fede morta, che non è altro che una fede a parola senza vera conversione, praticamente una falsa fede di facciata. Una fede che non porta cambiamento nella propria vita e nessuna azione. Egli inizia con il l’aspetto negativo e dimostra che una fede senza opere è vuota (versi 15-17, parole senza azioni). Ma egli intende una falsa fede, perché la vera fede, derivata dalla conversione porterà certo buone opere e cambiamenti nella vita del credente, anche se queste buone opere non saranno fatte per ottenere la salvezza, in quanto già ottenuta per fede, ma per compiacere Dio che ci ha già salvati. Infatti Giacomo dimostra che questo tipo di falsa fede non è molto diversa dalla fede dei demoni (versetto 19). Infine, fornisce esempi di fede viva che sono le parole seguite da azioni. Scrive di Abramo e di Raab come esempi di persone che hanno manifestato la loro fede con le opere.

In breve, Giacomo sta esaminando due tipi di fede: quella che porta ad opere di pietà e quella falsa “a parole” che non agisce. Una è vera e l’altra è falsa. Una è morta, l’altra è viva, da cui deriva : “La fede senza le opere è morta” (Giacomo 2:20).

Inoltre, bisogna notare che Giacomo cita in realtà questo stesso versetto che Paolo usa per sostenere l’insegnamento della giustificazione mediante la fede in Rom. 4:3. Giacomo 2:23 dice, “e si compì la Scrittura che dice: e Abramo credette in Dio, e gli fu accreditato come giustizia”. Se Giacomo stesse cercando di insegnare una dottrina contraddittoria della fede e le opere rispetto agli altri scritti da altri scrittori del Nuovo Testamento, non avrebbe usato come esempio Abramo.

Conclusione

La giustificazione è per fede. La vera fede è opera di Dio (Giovanni 6:28-29), concessa da Dio (Giovanni 1:29), ed è concomitante con la rigenerazione (2 Cor. 05:17), che Dio opera in noi nella sua volontà (Giovanni 1:13). Il risultato di questa giustificazione e di una rigenerazione, cioè il peccatore si trasforma ed è anche portato a fare opere di bene. Ma queste opere sono solo una conseguenza al nostro atto di fede, e non le si fanno per se stessi, per guadagnare egoisticamente la salvezza, ma per dare gloria a Dio che ci ha dato certi insegnamenti altruistici. Anche senza le opere siamo salvi se abbiamo la fede sincera. Per meglio dire: la nostra salvezza non dipende dalla quantità di opere che compiamo, come insegna la fede cattolica. Anche perché Giacomo non si azzarda minimamente a dire che se non facciamo opere non siamo più salvi. Questo sì che andrebbe in contraddizione con il resto della Scrittura.

Gesù ha compiuto tutto quello di cui abbiamo bisogno sulla croce per essere salvati e questa salvezza è sicura. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno, lo abbiamo in Gesù. Tutto quello che dobbiamo fare per essere salvati, per essere giustificati, è quello di credere veramente in ciò che Dio ha fatto per noi, credere in Gesù sulla croce, è per questo che la Bibbia dice che siamo giustificati per la fede (Rom. 5:1).

Questa giustificazione davanti a Dio porterà rigenerazione nel nuovo credente (“nato di nuovo”) e comporterà anche opere di bene.