Chiedono:
Vi sono molte interpretazioni diverse della Bibbia: perché dovrei credere alla tua?
Una delle obiezioni più comuni che dobbiamo affrontare nel discutere del cristianesimo, è che esistono molte interpretazioni della Bibbia. A prima vista sembrerebbe che, date le innumerevoli conclusioni a cui può condurre la lettura biblica, sia effettivamente impossibile trovare un punto d’accordo. Anche all’interno dei gruppi che affermano di credere nella Bibbia, esiste una varietà di denominazioni derivanti dalla mancanza di consenso unanime nell’interpretazione biblica.
Coloro che presentano questa obiezione solitamente trascurano alcuni fatti fondamentali. Ad esempio, la maggior parte dei lettori della Bibbia non ha nessun problema nel concordare sui temi principali esposti in essa. A dire il vero, anche gli studiosi che non credono nella Bibbia, non hanno difficoltà a distinguere il suo messaggio principale.
Anche tra le più diverse ramificazioni del cristianesimo vi è un fondamentale accordo sull’insegnamento biblico. L’uomo è stato fatto da Dio a Sua immagine, libero di scegliere, ma poi è caduto in ribellione ed ha introdotto il peccato nel mondo. Dio, nel suo grande amore, è diventato uomo nella persona di Gesù Cristo, ed è morto al nostro posto, pagando per il nostro peccato. Ora l’uomo può riconciliarsi con Dio per effetto della fede in Gesù Cristo.
Il messaggio della Bibbia è chiaro per tutti coloro che lo leggono per scoprirne il vero significato. Il problema sorge quando le persone adottano le proprie idee ed i propri preconcetti come chiavi di lettura del testo biblico, di cui si servono per sostenere ciò che hanno già deciso di credere. E ovvio che in questo caso la colpa non è della Bibbia, ma di coloro che la manipolano ai propri fini.
Per quanto riguarda il problema delle diverse denominazioni, occorre sottolineare che gran parte di esse non sono nate a causa di interpretazioni divergenti sui principali insegnamenti della Bibbia, ma derivano da particolari avvenimenti storici (quali guerre di persecuzione, rifiuto di asservimento a qualche autorità religiosa, sia essa il papa o il patriarca, ecc.), e da una varietà di fattori culturali, etnici e sociali.
Per alcune persone questa obiezione è semplicemente un pretesto per non riconoscere la necessità di credere in Cristo; Gesù ha reso chiaro il messaggio fondamentale della Bibbia:
Chi crede nel Figlio ha la vita eterna. Chi, invece, disobbedisce e non crede, non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimarrà su di lui (Giovanni 3:36).
Spesso la vera obiezione non è l’interpretazione della Scrittura, ma il desiderio di scappare dalle conseguenze.